I simboli,messaggi e il linguaggio dei tappeti persiani e orientali annodati a mano
Una tradizione tramandata dal lavoro tribale,da madre in figlia.
Conoscere la lavorazione, i simboli che prendono forma dall'annodatura di un tappeto persiano tribale, rustico o nomade, significa cogliere l'evoluzione umana,come un'eredità storica.
Una tradizione tramandata dal lavoro tribale,da madre in figlia.In quest'articolo cercherò di darvi qualche informazione riguardo a certi dettagli del tappeto.E' triste constatare che certe tradizioni come l'annodatura dei tappeti tende a scomparire,soprattutto quella tribale.
Il tappeto non è sempre stato un'opera d'arte per abbellire gli interni delle capanne e come dono prezioso da portare in dote,bensì un elemento per i nomadi ideale per proteggersi dal freddo e l'umidità.
Nelle tende si poneva per terra per ricoprire il suolo nudo,prima ricoperto con pelli di pecora o altri animali,purtroppo si laceravano facilmente.Bisognava dunque trovare qualcosa con più spessore e magari più caldo da utilizzare come coperta o materasso in caso di bisogno.Il kilim come tecnica di lavorazione esisteva ben prima,non essendo capace di impedire l'umidità in modo efficace,serviva soprattutto come coperta per le culle.
Di solito erano le fanciulle ad annodare i tappeti,come su un foglio bianco,nodo dopo nodo davano vita a ciò che era il vissuto quotidiano o un sogno magari da realizzare espresso dai vari simboli,animali,vegetali o figurativi.
Nel cuore del tappeto persiano troveremo a volte un campo fiorito,uccelli canterini,o nei periodi di siccità apparirà una nuvola ad esortare la pioggia.
Un uccello con quattro ali è l'attesa di una notizia,troveremo la presenza di melograni,aquile,pavoni,leoni, cavalli,per citarne alcuni.Molti simboli sono ancora da decifrare.Nella preparazione del corredo,la fanciulla annodava sul tappeto un giacinto rosa,simbolo del suo amore per lo sposo.
Un giacinto viola rappresentava un amore disperato e tormentato,quello bianco simbolo di fedeltà.Il papavero la primavera,...La materia utilizzata dai popoli nomadi per la realizzazione dei tappeti è la lana,la migliore è ottenuta dalle pecore adulte tosate in primavera.La natura è come si sa' una fonte di colori e d' ispirazione.
Gli alberi,le piante ed anche certe terre contenenti ossidi di ferro,ci forniscono coloranti naturali di gran bellezza che si usavano per la tecnica della tintura.I primi coloranti chimici fanno l'apparizione verso il 1882,la produzione dei vegetali diminuisce gradualmente.La sopravvivenza di queste tecniche di tintura vegetale sino ad oggi è dovuta soprattutto alla fedeltà delle tradizioni di certe tribù nomadi.
L'arte della colorazione naturale e la lavorazione del tappeto è un'operazione lunga e complicata.Il grado di maturazione delle piante,la temperatura esterna,sono in grado di dare tonalità diverse. Il successo globale dei tappeti oltre al suo uso come complemento d'arredo è dato soprattutto dalla bellezza dei disegni e dei motivi di questa meravigliosa arte millenaria,espandendosi in tutte le culture e popolazioni incontrate lungo il percorso della storia,attraversando Continenti diversi con le proprie diversità culturali.
Con questi accenni sul significato che nasconde il disegno del tappeto,la fatica,i sogni e le speranze annodati su questi manufatti,probabilmente sarai più consapevole del capolavoro che è il tuo tappeto,calpestato per anni senza mai soffermarsi ad ascoltare il suo linguaggio.
Adesso potrai svelare il suo messaggio attraverso i suoi simboli,magari l'hai scelto proprio perché inconsapevolmente quei fiori,animali,paesaggi,figure rispecchiano un tuo vissuto,emozionandoti.Ognuno di noi ha il suo tappeto,adesso lo sceglierai con più attenzione e non sarà solo un oggetto da calpestare o riempire uno spazio vuoto,diverrà un complemento importante e che presenterai con orgoglio ai tuoi cari e gli racconterai la sua vita passata,fino a giungere a te.